giovedì 29 ottobre 2020

Io, te e il caos

 Recensione del libro "Io, te e il caos" di Joy Clare Madness


Titolo: Io, te e il caos
Autrice: Joy Clare Madness
Genere: Romanzo rosa
Editore: Self publishing
Prezzo: Cartaceo € 10,39/ebook € 1,99
Voto: 3⭐/5

Trama:
Sara Paselli deve sempre pianificare la sua vita. Anche quando fallisce, lei non demorde: ha sempre un piano B da poter attuare! Quando finalmente conquista la tanto agognata promozione, si troverà a dover affrontare degli imprevisti alquanto bizzarri. Proprio lei, “il Generale”, la donna che odia i cambi di programma, sarà oggetto di una sconvolgente sorpresa da parte del Destino. Oscillando tra un passato ingombrante, una questione irrisolta di nome Tommaso e la ricerca del suo equilibrio, la nostra protagonista dovrà fare i conti con l’Amore.
Tra colpi di scena e incontri del tutto sorprendenti la sua storia viaggerà più veloce del Frecciarossa 1000.
Sara riuscirà a conoscersi davvero e ad avere il suo lieto fine?

Recensione:
"Io, te e il caos" è il romanzo d'esordio di Joy Clare Madness e che ho avuto il piacere di leggerlo insieme a tante altre ragazze grazie a un GDL; ma veniamo noi. In questa recensione vi scriverò nel dettaglio tutto quello che ho apprezzato e non di questo libro.

La storia scritta da Joy racconta la vita di Sara Paselli, una donna in carriera soprannominata "il generale" nell'azisnda in cui lavora grazie al suo carattere freddo e distaccato. Ma Sara, prima di arrivare ad essere una bella donna in carriera, era una studentessa iscritta alla facoltà di Economia, era una studentessa come tutte le altre a cui, però, è stato frantumato il cuore in mille pezzi da Tommaso Longaro; ragazzo che Sara non potrà mai dimenticare.
Tommaso all'inizio lo vediamo come un ragazzino un po' introverso, tanto da sembrare un po' freddo in alcune situazioni, quasi come se gli avvenimenti gli scivolassero tutti di dosso.
Sara e Tommaso, all'inizio del libro sono due ragazzini che cercano di far fiorire una storia che però si bloccherà proprio quando tutto sembrava andare per il meglio.
Ma si sà "Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano", e infatti anni dopo si incontreranno a un convegno e Sara scoprirà che il ragazzo, ormai uomo, che tanto ha amato sarà un suo superiore.

"La felicità è preziosa, non va trascurata e non va allontanata"

Sara è una ragazza che mi è piaciuta molto per il suo carattere forte, è una donna che ha lottato per arrivare ad occupare una certa posizione in azienda ma nonostante tutto non è completamente felice. Ama scrivere nero su bianco tutti i suoi pensieri fin da ragazzina.
Per lei scrivere è sempre stata la sua valvola di sfogo.

Tommaso, al contrario, è un personaggio che non sono riuscita ad apprezzare fino in fondo. L'ho trovato un po' presuntuoso e molto infantile. Diciamo che all'inizio non mi stava piacendo molto ma si è ripreso solo alla fine perché credetemi, il finale l'ho adorato!

"Tu sei stato, sei e sarai per sempre il mio caos"

Le vicende sono ambientate tra Torino, Siena .... è stato molto bello leggere alcune parti ambientate nella mia regione, la Toscana! E sicuramente andrò in alcune delle città nominate che, purtroppo, ancora non ho avuto il piacere di visitare.

"Io, te e il caos" è una storia carina, ma non è scattata quella scintilla che cerco sempre in un romanzo. Non sono riuscita a catapultarmi nella storia, forse perché non entrata molto in sintonia con i personaggi e con la storia in sé o forse perché non mi sono arrivate le emozioni provate dai protagonisti.
I colpi di scena non mancano ma secondo me la storia scorre troppo veloce senza dare al lettore un attimo di respiro, tanto che a volte sono dovuta tornare indietro con la lettura perché temevo di essermi persa un passaggio.
Lo stile dell'autrice lo trovato semplice e scorrevole ma un po' acerbo.
Insomma "Io, te e io caos" è sicuramente un bel libro frizzante ma consiglio all'autrice di rivedere alcuni dettagli. Ci tengo a precisare che questo è solo un mio piccolo parere da lettrice, e spero che l'autrice possa cogliere queste mie parole come consigli e non come semplici critiche.

Alla prossima recensione,
Giusy.

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