sabato 30 gennaio 2021

Different but equal

Recensione del libro "Different but equal" di Martina Pizzamiglio


Titolo: Different but equal
Autrice: Martina Pizzamiglio
Editore: Self publishing
Prezzo: Cartaceo € 16,22/ebook € 3,99
Voto: 3⭐/5

Trama:
Quegli occhi persi nel nulla, quelle labbra mai tirate in un sorriso, quella corazza di menefreghismo eretta a proteggere qualcosa di estremamente fragile. Questo lo ha attratto, questo lo ha maledetto. Rachel Willson ha sempre diffidato delle persone, specialmente degli uomini. Non per una cottarella finita male, bensì per qualcosa che le ha seriamente condizionato la vita. La sua freddezza, la sua indifferenza, il suo ghigno strafottente hanno sempre spinto i 'maschioni' in quel turbine maledetto in cui non c'era riparo. Ha sempre cercato di fare finta di nulla, di rintanarsi in se stessa e non trapelare alcuna emozione. Ma un ciuffo castano nasconderà dietro di se un ragazzo veramente testardo che si rivelerà essere un impedimento per gli scopi di Rachel.

Recensione:
Rachel Willson è una ragazza con un passato molto buio, un passato che l'ha spinta a crearsi una corazza e ad alzare un muro tra lei e il genere maschile.
Un giorno, però, si ritroverà in una centrale di polizia ed è proprio lì che incontrerà Aaron, un ragazzo che le causerà subito un mix di emozioni contrastanti.
Aaron è deciso a scalfire e a rompere del tutto quello spesso muro che si è creata intorno ed entrare nella sua vita per portarle un po' di luce.

"Different but equal" è un romanzo che tratta tematiche davvero molto importanti e attuali come la violenza sulle donne; ed è proprio questo il tema su cui gira tutta la storia scritta da Martina Pizzamiglio.

"Lui non si preoccupava se il suo cuore era completamente distrutto; l'unica cosa di cui gli importava erano le piccole crepe del mio" 

Rachel è un personaggio che ho trovato ben caratterizzato, difatti credo che l'autrice, con la protagonista, abbia fatto davvero un ottimo lavoro. Sono riuscita a percepire gran parte delle emozioni provate da lei e la sua voglia di riscatto. Ma credo anche che la tematica della violenza non sia stata molto approfondita e, a volte, trattata con un po' di superficialità.

Su Aaron, al contrario, non posso dire molto visto che non sono riuscita ad inquadrarlo bene, forse perché il suo personaggio è quello meno approfondito. Ma sono sicura che lo conoscerò meglio nel secondo volume.

La scrittura dell'autrice è molto fluida e semplice, si legge davvero in poco tempo. C'è molta suspense e a volte ho temuto sul serio per la vita della protagonista.
Il libro, con il doppio punto di vista, è narrato in prima persona.

Vi consiglio questo romanzo? Si, vi troverete immersi in una lettura che si divide tra passato e presente e tra pensieri bui e felici. 


Alla prossima recensione,
Giusy.

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